Da qualche tempo ho ripreso su Wikipedia, la nota “enciclopedia on-line”, un’attività di correzione orto-sintattica ed eventuale inserimento di informazioni.
Qui è visibile il mio profilo utente, “Montag313“, e così anche gli
Oggi, 20 gennaio 2014, Claudio Abbado si spegne, nel silenzio.
via theguardian.com
Non è un eccesso, in riguardo ad una persona e un personaggio di tale profilo eppure di discrezione pari all’abnegazione, precisare che non necessita di presentazioni, tanto meno della mia.
via digitalconcerthall.com
Desidero qui solo partecipare – con la famiglia e con chi lo ammirava ed amava – il dolore autentico che provo a leggere della Sua scomparsa.
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via livejournal.it
Le sue interpretazioni, che ho preziosamente amato, sono state -per me e per tanti- di profonda ispirazione e compagne di vita nei momenti critici infondendo, se non serenità, Significato.
Lo onoro quale musicista eccelso e spirito di eccezionale tempra in umanità, coscienza e virtù civile.
via contattonews.it
Rispetto e ammiro oltre che il mirabile Direttore d’Orchestra, il Claudio Abbado Ichneuta, anch’egli ‘segugio’, cultore e trasmettitore instancabile di Arte e Conoscenza.
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Grazie, Maestro.
A presto.
…et quod sequitur..
Maria Amici
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Claudio Abbado conduce la Quinta Sinfonia di Ludwig van Beethoven, HD
“Un brano per coro di voci bianche, coro misto e orchestra, originariamente composto per soprano e organo ed eseguito, nella prima versione, al Santuario della Madonna di Montalto di Messina. Adesso viene proposto a distanza di qualche anno con un organico più ampio che sopprime la voce solista e all’organo sostituisce la più variegata tavolozza timbrica orchestrale, ricreando in realtà il brano che acquisisce così un nuovo significato musicale. L’idea fondamentale è quella di creare il senso di una lode che si esprime nella fissità circolare di un linguaggio diatonico totalmente defunzionalizzato„
A chi ascolta, con animo puro o turbato, mi pare che la struttura del brano e la sua orchestrazione suggerisca via via il senso di un’alternativa gioiosa: consapevole, nelle brumosità che poi convergono nella catarsi dell’ascesi finale, che è proprio da quel grembo oscuro e vitale della Ancilla Domini, della terra che pare definire, lugubre, l’esperienza umana, che poi pulsa la Vita.
La “fissità circolare” del linguaggio da Andrea usato si rivela, magistralmente, la stessa ‘ringskomposition’ in cui è suggellata la promessa di Chi dalla sofferenza ‘resurrexit sicut dixit’ e nella Sua Gloria gioiosa e limpida, come nel suo finale, tutto attrae e vertiginosamente rivela il suo reale significato.
Di Henryk Górecki emozionata propongo il secondo movimento (Lento e largo) della Sinfonia n.3, “Canti di Lamento” (Sorrowful Songs). La London Sinfonietta è diretta da David Zinman, il soprano è Dawn Upshaw.
Il video è reperito su YouTube.
“Mamo nie placz…”
No, Madre, non piangere,
O castissima Regina del Cielo
Aiutami sempre.
Ti saluto, o Maria
“Zdrowa Mario“: Ave Maria..
“Helena Wanda Blazusiakowna,
di 18 anni, reclusa dal 25 Settembre 1944”
« L'inferno dei viventi [...] che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne.
Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio »
Italo Calvino, da “Le città invisibili”
Vorrei saper la musica per esprimere, senz'essere inteso da nessuno, neppure da Te, tutto questo tumulto di vita che mi gonfia l'anima e il cuore. Nessuno lo saprà mai, […], anche se il mio cuore ne dovesse scoppiare.
(Luigi Pirandello, Lettera)
IN EVIDENZA – Periodicamente, un testo
Nella vita degli imperatori c’è un momento, che segue all’orgoglio per l’ampiezza sterminata dei territori che abbiamo conquistato, alla malinconia e al sollievo di sapere che presto rinunceremo a conoscerli e a comprenderli; un senso come di vuoto che ci prende una sera con l’odore degli elefanti dopo la pioggia e della cenere di sandalo che si raffredda nei bracieri; una vertigine..: è il momento disperato in cui si scopre che quest’impero che ci era sembrato la somma di tutte le meraviglie è uno sfacelo senza fine né forma, che la sua corruzione è troppo incancrenita perché il nostro scettro possa mettervi riparo, che il trionfo sui sovrani avversari ci ha fatto eredi della loro lunga rovina.
Solo nei resoconti di Marco Polo, Kublai Kan riusciva a discernere, attraverso le muraglie e le torri destinate a crollare, la filigrana d’un disegno così sottile da sfuggire al morso delle termiti.
Italo Calvino, da “Le città invisibili”
This is THIS
Per gli Ichneutai, inserisco qui una serie di orme scomposte, confidando sulla loro ulteriore interpretazione.
# Syndesis disorientata: parola, pensiero, segno e sogno, contraddistinti da legami e nessi e motivazioni più o meno volatili
# Fughe di pensiero: considerazioni umorali, su notizie, politica, informazione e comunicazione
# Dimora dello Spirito: catechesi e preghiera, spunti di spiritualità, fede e ricerca
# Voce del dissenso: voce di una coscienza civica non ottenebrata
Guai se voi affondaste come me a considerare questa cosa orribile, che fa veramente impazzire: che se siete accanto a un altro, e gli guardate gli occhi - come io guardavo un giorno certi occhi - potete figurarvi come un mendico davanti ad una porta in cui non potrà mai entrare: chi vi entra, non sarete mai voi, col vostro mondo dentro, come lo vedete e lo toccate, ma uno ignoto a voi, come quell'altro nel suo mondo impenetrabile vi vede e vi tocca
Luigi Pirandello, Enrico IV (1922)
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