Un affettuoso ricordo per Regina Bianchi, che ci ha lasciati ieri.
La sua carriera ha contato molti picchi d’intensità: del repertorio pirandelliano in particolare ricordiamo Il berretto a sonagli, fin dal 1940-44 e sino agli anni Sessanta coi De Filippo; poi La vita che ti diedi
nel 1973, Zia Croce in parecchi Liolà (quello di Squarzina, quello con Modugno, con Cirino, o con Massimo Ranieri, a regia di Scaparro); la Madre nell’assai discutibile Sei personaggi in cerca d’autore di Zeffirelli con Enrico Maria Salerno a interpretare il Padre; Regina Bianchi fu la
Madre anche in Kaos dei Fratelli Taviani del 1984 che ripresenta, adattandole e talora stravolgendole, alcune novelle e, appunto, i Colloqui con la Madre morta.
Tuttavia sin da bambina l’ho sempre collegata a questo* personaggio eduardiano, di cui fu insuperata interprete: dolente, intensa, misurata.
(E cercata, quanto l’ho cercata…
Non meno adesso, sul filo del ricordo)
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A presto, Regina…
Maria Amici
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Regina Bianchi in *Filumena Marturano:
L’intervistatrice è disperante.
Ma incontra Regina Bianchi, e lei ascolto commossa